Direzione Nazionale Antimafia

Dal sito del Ministero delal Giustizia

Direzione Nazionale Antimafia di Roma – Ministero della Giustizia – Livello.1: Direzione Nazionale Antimafia di Roma
Tabella dettaglio dati Indirizzo Postale: Via Giulia, 52 – 00186 Roma
Telefono: 0668282278 – Fax: 0668282288 –
Indirizzi e-mail: dna@giustizia.itdirigente.dna@giustiziacert.it
 
AOO di riferimento: Direzione Nazionale Antimafia di Roma – Codice Ufficio: NABH3D
Responsabile, Giusto Sciacchitano.

La Direzione Nazionale Antimafia è istituita con legge 20 gennaio 1992 n.8, nell’ambito della Procura generale presso la Corte di Cassazione con il compito di coordinare, in ambito nazionale, le indagini relative alla criminalità organizzata.

Alla Direzione è preposto il Procuratore nazionale antimafia nominato direttamente dal Consiglio Superiore della Magistratura e sono addetti, quali sostituti, magistrati esperti nella trattazione di procedimenti relativi alla criminalità organizzata.

Il Procuratore Nazionale Antimafia, Dott. Franco Roberti.

Il Procuratore Nazionale Antimafia, Dott. Franco Roberti.

Il Procuratore, si avvale per le indagini delle strutture della Direzione Investigativa Antimafia D.I.A.). La D.I.A. è organismo istituito nell’ambito del Dipartimento di Pubblica sicurezza del Ministero dell’Interno con il compito di assicurare lo svolgimento coordinato delle attività di investigazione sulla criminalità organizzata, ed in particolare sui delitti di associazione di tipo mafioso.
Il Procuratore collabora con i magistrati addetti alle indagini antimafia; risolve eventuali conflitti riguardanti lo svolgimento delle indagini; assume le indagini preliminari svolte dai procuratori distrettuali, se non sono state osservate le direttive impartite o non si è efficacemente realizzato il coordinamento.

La DNA è composta dal Procuratore nazionale antimafia e da 20 magistrati del pubblico ministero che sono i sostituti procuratori nazionali antimafia.

Il Procuratore nazionale antimafia esercita le funzioni di coordinamento delle indagini condotte dalle singole Direzioni distrettuali antimafia (DDA) nei reati commessi dalla criminalità organizzata. Tale coordinamento è finalizzato, soprattutto, ad assicurare la conoscenza delle informazioni tra tutti gli uffici interessati e a collegare le DDA tra loro quando emergano fatti o circostanze rilevanti tra due o più di esse.

Il Procuratore nazionale può esercitare le sue funzioni direttamente o delegare singole attività ai Sostituti.

Le principali attività sono:

•designare i Sostituti per mantenere un costante collegamento con ciascuna Direzione distrettuale per l’acquisizione e la successiva elaborazione di dati, notizie e informazioni relativi ai reati di competenza;
•disporre l’applicazione temporanea dei magistrati della Direzione nazionale presso una DDA per coadiuvare quest’ultima quando lo richiede la complessità di un’indagine;
•riunire i procuratori distrettuali interessati al fine di risolvere i contrasti che, malgrado le direttive specifiche impartite, siano insorti e abbiano impedito di promuovere o di rendere effettivo il coordinamento;
•Ai fini del coordinamento il Procuratore può avvalersi dei servizi centrali delle Forze di polizia quali la Direzione investigativa antimafia (DIA), il Raggruppamento operativo speciale dell’Arma dei Carabinieri (ROS), Il Servizio Centrale di investigazione sulla criminalità organizzata della Guardia di finanza (SCICO).
La DNA è organizzata in Servizi e Materie di interesse. I Servizi sono:

•il Servizio Studi e Documentazione
•il Servizio Cooperazione Internazionale
Le Materie di interesse sono quelle che rivestono una particolare importanza nel contrasto alla criminalità organizzata e che quindi vengono seguite e studiate su tutto il territorio nazionale al fine di individuare nuovi filoni investigativi. Le principali sono:

mafia, camorra, ’ndrangheta, narcotraffico, tratta di esseri umani, riciclaggio, appalti pubblici, misure di prevenzione patrimoniali, ecomafie, contraffazione di marchi, operazioni finanziarie sospette, organizzazioni criminali straniere.

I Sostituti procuratori nazionali antimafia lavorano in più direzioni:

•esplicano l’attività di coordinamento presso ciascuna DDA, dove si recano periodicamente per seguire le indagini e riportare le informazioni in DNA;
•esprimono i pareri nei casi previsti dalla legge e in particolare sui collaboratori di giustizia, sull’applicazione dell’art. 41 bis dell’ordinamento penitenziario (regime carcerario particolarmente severo), sul gratuito patrocinio per gli imputati di reati di mafia non abbienti;
•seguono le Materie di interesse loro delegate, assumendo le necessarie informazioni sia direttamente, che attraverso le Forze di Polizia o altri organismi che istituzionalmente operano nel medesimo ambito.I risultati di questo lavoro vengono portati alla conoscenza di tutto l’Ufficio nelle riunioni plenarie mensili e, quando ve ne è l’utilità, a conoscenza delle DDA per l’inizio di indagini specifiche;
•curano l’inserimento degli atti processuali delle DDA nella Banca Dati Nazionale;
•curano i rapporti con le autorità giudiziarie di alcuni Paesi particolarmente sensibili nelle materie di nostra competenza, secondo singole deleghe impartite dal Procuratore nazionale.

Il Procuratore nazionale antimafia è sottoposto alla vigilanza del Procuratore generale presso la Corte di Cassazione che riferisce al Consiglio Superiore della Magistratura, circa l’attività svolta e i risultati conseguiti dalla Direzione Nazionale Antimafia e dalle Direzioni distrettuali antimafia istituite presso la Procura della Repubblica del tribunale dei 26 capoluoghi di distretto di Corte d’appello.